tutte le fotografie sono di mia proprietà, eccetto dove indicato

IL DUOMO DI SERA

Semplicemente mi andava di mostrarvi questo scorcio del Duomo di Alba la sera all'imbrunire...

RODDI

Vi ho già mostrato il castello di Roddi, ma solo da lontano...Questo è il classico paese costruito intorno al maniero, infatti per arrivarci bisogna salire girando intorno alla collina tra le strette vie del paese...vicino al castello l'immancabile chiesa, altro simbolo di potere...









DALLE LANGHE AL MARE--1° PARTE


Facciamo insieme un viaggio dalle Langhe fino alla Liguria seguendo una delle antiche vie del sale, cioè una delle strade che venivano usate dai commercianti per importare il sale dalle regioni del mare; oggetto di cui ai tempi si faceva molto uso per gli alimenti ma non solo...
Da Alba saliamo su a Murazzano, poi andiamo verso Montezemolo e ad un certo punto, che si chiama Pedaggera, troviamo uno spiazzo con un bellissimo panorama sulla Valle Bormida e sulle Langhe...in questo punto è stata creata una tappa dell'Itinerario Napoleonico...ebbene sì, anche Napoleone passò da queste strade per conquistarle ed arrivare poi fino ad Alba, Cherasco, ecc...nelle foto vedete come è stato gestito questo punto e quello che vi contiene...se cliccate sulle foto potrete vedere in maniera più dettagliata la pietra posta a memoria ed il suo significato.....














I BORGHI IN PIAZZA

Una festosa domenica di Fiera animata per le vie del centro da tutti i Borghi, che hanno abilmente rievocato in stile medioevale la vita della città. Si poteva degustare del buon vino locale nella Bottega di Bacco, oppure tentare la pesca del vino con tanto di canna dotata di anello e addirittura correre un Palio degli Asini tutto particolare...molto divertente!! Peccato che ad un certo punto la macchina fotografica ha deciso di scaricarsi...così non ho potuto mostrarvi tutte le belle coreografie allestite dai Borghi...accontentatevi di queste poche foto...









LE VILLE DI ALBA

Girando per Alba si trovano delle case molto belle perchè antiche...molto ben tenute..queste due sono nel corso non lontano da casa mia, nel borgo della Moretta..


ANCORA L'ESERCITO

Vi lascio ancora qualche scatto di queste bellissime statue pitturate da Sandro Chia. Cliccateci sopra per apprezzarle di più nel dettaglio (non le foto...le statue! :-) ).









L'ESERCITO DI TERRACOTTA

Nella bellissima cornice della Chiesa di S.Domenico, per tutto il periodo della Fiera, sarà possibile visitare la mostra di Sandro Chia, il pittore che quest'anno ha dipinto il Palio. Esporrà i suoi guerrieri, copie in terracotta dell'eterna armata di 8000 guerrieri posta a difesa delle spoglie dell'Imperatore Qin Shi Huang, interpretati attraverso la sua pittura. Vi consiglio di farci un salto.









QUESTO SI' CHE E' UN CUPOLONE!!

Come avrete notato, ogni tanto il nostro viaggio ci porta "fuori dai confini" del blog, nel senso che, visto che grazie al mio lavoro ho la fortuna di poter vedere diversi luoghi del Piemonte e della Liguria, di tanto in tanto farò alcuni post riguardanti luoghi che non sono nella zona di Alba, ma che meritano di essere menzionati. Come ad esempio il Santuario di Vicoforte, che si trova alle porte di Mondovì. Questo Santuario risale al 1500 ed ha la cupola ellittica più grande, pensate un pò, al mondo, con un'altezza di 74 metri e con diametri pari a 25 e 37 metri. Aggiungo che ai piedi del Santuario ogni anno in occasione della festa della Madonna, l'8 settembre si svolge una grandissima Fiera che attira visitatori da tutta Italia e non solo. Ciao ciao!


Josè Saramago ad Alba

Importante evento culturale qui ad Alba nell'ambito della Fiera del Tartufo appena iniziata...( fortunatamente quest'anno non si organizzano solo cose legate alla gastronomia!! ).
Nel Teatro Sociale (di cui vi lascio un immagine del suo interno nell'ultima foto) c'è stato un bellissimo incontro con Josè Saramago, l'ottantasettenne portoghese Premio Nobel per la letteratura 1998, il quale ha risposto a diverse domande parlando di svariati argomenti, tra cui l'Italia di Berlusconi ("non capisco come un paese di artisti e di cultura come il vostro possa essere governato da un delinquente") e del suo personale rapporto con la religione.
Una curiosità; lui ha sempre scritto in un blog, e c'è anche un libro ("IL QUADERNO") che raccoglie i suoi post e che vi consiglio di leggere.







IL BORGO DEL BRICHET VINCE IL PALIO DEGLI ASINI

Ebbene sì, anche per quest'anno i giochi sono fatti ! In una calda domenica d'ottobre, alla presenza di un numeroso pubblico da tutta Italia e sotto gli occhi del Podestà e della Signora di Alba, il Borgo del Brichet vince il Palio degli Asini 2009 per la dodicesima volta nella sua storia, consolidando così la sua supremazia di borgo più vittorioso. Purtroppo per il mio Borgo (Santa Rosalia) niente da fare; su due asini disponibili (uno per batteria) neanche uno ha guadagnato la finale. E dire che dovevamo difendere il titolo vinto l'anno scorso...Nelle foto che vi mostro c'è il Podestà e la sua Signora nella prima, nella seconda il Palio, nella terza la partenza di una batteria e nell'ultima la partenza della finale, subito vantaggiosa per il Brichet, in primo piano con i colori rosa-blu numero 7. ...tutto rimandato al prossimo anno...Il Borgo della Moretta vince il premio della miglior sfilata in costume...Assistervi è stato davvero divertente; vi prometto che in futuro vi posterò altre foto e anche qulche video che ho girato e che per motivi di tempo non riesco ancora a mostrarvi...










S.BARBARA




Al di là della porta di San Martino, dal ponte della "Mascarela", oggi confine tra Corso Italia e Corso Langhe, inizia il Borgo di Santa Barbara: un territorio che, appoggiandosi lungo l'arco della ferrovia, dal torrente Cherasca fino a Piazza Cristo Re, fascia la città oltre le antiche mura interponendosi tra queste e il Borgo della Moretta. Il borgo è rinato nel 1985 per iniziativa di un gruppo di volenterosi. Il nuovo borgo non ha ancora molta storia alle spalle, ma ha la capacità potenziale di emergere e ritornare agli antichi splendori. È rinato bene, con gli stessi smalti del passato e lo stesso stemma: uno scudo argento con croce rossa. Nei riquadri, in blu, sono un grifone, un'aquila e tre fasce. Il grifone è simbolo di coraggio e aggressività; l'aquila appartiene alle insegne degli antichi Signori di Montersino che governarono queste terre nel XII secolo, mentre le tre fasce simboleggiano le onde del torrente Cherasca.
Vittorie: 1991, 2002.












IL BORGO DELLE RANE




Ogni città possiede un luogo dove, nel divertimento, confluiscono per un confronto centinaia di persone e dove ciascuno, dimenticando per poche ore fastidiosi problemi, allontana dal proprio cuore l'ansia e le tensioni del vivere quotidiano. Ad Alba, questo luogo è lo sferisterio Mermet.Situato nel cuore del Borgo delle Rane, lungo gli antichi spalti che nel Medioevo racchiudevano la città, fu costruito nel 1855. La gente della borgata delle Rane non ha un proprio marchio di origine, come invece un borgo storico non inquinato da continui inurbamenti per il dominio nobiliare, o uno di periferia, situato fuori le mura, che s'arroccava in difesa della propria identità. Quando è nato, il Borgo delle Rane gli organizzatori hanno scelto come smalti l’oro e l’azzurro e sullo stemma partito hanno sovrapposto il profilo del vecchio castello, simbolo di forza, con una rana per ricordare il “Club dei Ranocchi”, un’allegra brigata che, dimenticando i dispiaceri, cercava di vivere la vita in un clima di sana giocosità.Lo stesso nome ed il modo in cui vive questo animale avevano suggerito ai responsabili del passato una tattica tipica dei grandi strateghi: attacco, cattura della preda, ritiro veloce, più nulla. Così è, infatti, accaduto per i personaggi del Borgo: si trovavano poco prima del palio, correvano, potevano anche vincere, ma poi scomparivano. Era inutile cercarli durante l’anno, avevano il loro mondo: erano impenetrabili, segreti e timidi. Proprio come le rane. Vittorie: 1976, 1979, 1980, 1982, 1983, 1984, 2004.









BRICHET

Ecco un altro Borgo molto carino, a ridosso del centro e prestigioso per le vie e gli edifici importanti...Brichet in dialetto, tradotto significa fiammifero..



Lo stemma del borgo è a forma di scudo inquartato, sormontato da una corona comitale e ornato con rami di alloro e quercia che simboleggiano l’onore e la forza. Nei quattro quarti sono raffigurati torri e monticelli, e su tutto primeggia lo stemma di Alba. Gli smalti sono il rosa, il turchese, l'argento. Il borgo conserva intatti i monumenti storici che caratterizzano maggiormente la Città, ovvero le antiche architetture medievali che coronano l'antica “Piazza Elvia” o “Piazza Nova”. Si tratta di “Palazzo Marro” (Casa Graziano), chiamato “il castellaccio”, e Casa Riva, entrambi interessanti per la loro struttura di casa-torre conservatasi pressoché integra sino ai nostri giorni. Il borgo ingloba ancora nel suo perimetro i più bei simboli architettonici risalenti al periodo tra il Medioevo ed il Rinascimento, tra cui emerge Palazzo Belli, l'attuale sede della Famija Albèisa.Al Medioevo risalgono le torri delle antiche famiglie di Alba: quella detta “di Sineo”, posta su un palazzo quattrocentesco, che s'impone possente sullo scenario di Piazza del Duomo, e quelle di Casa Parruzza e Astesiano che si affacciano direttamente su via Cavour.
Vittorie: 1932, 1933, 1934, 1935, 1971, 1972, 1974, 1977, 1978, 1981, 1986, 1987, 2003, 2006.










IL CUORE DELLA CITTA'





Sei sull'antica piazza del Duomo, il borgo di S. Lorenzo: il borgo della romanità, della religiosità, della nobiltà, della giustizia, delle contese, delle ricorrenze storiche, dei ricordi. Nei secoli non vi è stato uomo dell'albese che almeno una volta non abbia calpestato gli antichi selciati e non abbia sfiorato con lo sguardo le severe strutture delle antiche torri sulle quali, un tempo, protette da leggi severe nidificavano le cicogne. Dunque, da tempo immemorabile, la piazza del Duomo, il Palazzo Comunale, la Cattedrale, sono considerati il fulcro della città e degli Albesi; quindi è comprensibile che le famiglie nobili abbiano avuto la propria dimora nel quartiere di S. Lorenzo e che il borgo, ancora una volta, sia stato testimone della vita e delle lotte di tante famiglie potenti guelfe o ghibelline, dei Corradengo, dei Morozzo, dei De Braida.Anche lo stemma scelto nel 1967 dai borghigiani per far rivivere il borgo è una elaborazione del sigillo di questa potente famiglia albese. Questa, per lungo tempo fu a capo della fazione guelfa nella nostra città e nel 1259 aveva ben cinque membri nel Consiglio che delegò Corrado Corradengo e Ottone De Braida a trattare la dedizione del Comune a Carlo D'Angiò.Lo stemma accettato oggi nel borgo perciò, è uno scudo azzurro sbarrato di bianco al centro (il bianco è stato scelto per contrastare l'argento). Sopra vi è il sigillo con la rielaborazione dello stemma dei De Braida che è d'argento a tre caprioli d'azzurro.


















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